Il concetto di normalità può essere inteso come:
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S, 1946) definisce la salute come completo benessere fisico, psicologico e sociale dell'individuo.
Precedentemente a tale formulazione la salute veniva intesa come assenza di malattia o infermità.
La normalità é:
È stato infatti dimostrato che una persona, reputata psichicamente sana, può sviluppare un disturbo mentale se sottoposta a massicci o ripetuti "eventi stressanti" mentre un soggetto psichicamente malato può ritornare ad una condizione di normalità se curato in modo adeguato e precocemente.
Esso infatti si modifica al mutare del:
Uno dei significati più accreditati di malattia è quello che la definisce come uno stato di scompenso o crollo visibile (comunemente ma erroneamente definito "esaurimento nervoso") cui giunge una struttura in seguito all'impossibilità di adattamento a circostanze nuove, interne o esterne.
Seppur in modo un po' semplicistico, ciò vuol dire che il soggetto a struttura nevrotica tenderà a sviluppare una nevrosi, quello a struttura psicotica una
psicosi.
N.B. Struttura (cioè funzionamento profondo di una persona) e sintomo non sono termini coincidenti poiché sintomi ad "andamento nevrotico" (es. comportamento fobico) e sintomi ad "andamento psicotico" (es. episodio delirante) possono comparire anche in strutture "normali".
La malattia si manifesta più spesso nelle fasi di transizione, e quindi "critiche", dell'esistenza come per es., nel passaggio dall'infanzia all'adolescenza, dall'adolescenza all'età adulta, al momento del servizio militare o del pensionamento, durante la gravidanza, etc..
Dott.ssa Valeria Api
Psicologa Psicoterapeuta a Corsico MI