I principali disturbi d'ansia, secondo il DSM V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), comprendono (in ordine di età d'esordio della malattia):
Il soggetto con tale disturbo è spaventato o ansioso riguardo alla separazione dalle figure affettive di riferimento/di attaccamento (es. i genitori, la moglie, il marito..) ad un livello di gravità inappropriato rispetto allo stadio di sviluppo;
Sono infatti presenti:
È caratterizzato da una costante incapacità di parlare in situazioni sociali (per es. a scuola) anche se l'individuo è in grado di parlare in altre situazioni. Tale incapacità ha conseguenze significative sul rendimento scolastico, lavorativo o interferisce con la normale comunicazione sociale.
Gli individui con fobia specifica sono spaventati o ansiosi riguardo ad oggetti e situazioni circoscritti oppure evitano oggetti e situazioni circoscritti. La paura, l'ansia o l'evitamento sono, quasi sempre, indotti immediatamente dalla situazione fobica ed il loro livello è persistente e sproporzionato rispetto al reale rischio che essa rappresenta. Vi sono vari tipi di fobie specifiche:
Il soggetto ha paura o è ansioso oppure evita le interazioni sociali e le situazioni che prevedono la possibilità di essere esaminato.
Queste includono le interazioni sociali con persone non conosciute, situazioni in cui l'individuo può essere osservato mentre mangia o beve o in cui egli deve esibirsi di fronte ad un pubblico.
L'ideazione cognitiva sottesa è di essere valutato negativamente dagli altri, essere imbarazzato, umiliato o rifiutato oppure di poter offendere gli altri.
Il soggetto sperimenta ricorrenti attacchi di panico più frequentemente inaspettati, è costantemente preoccupato o spaventato dall'idea di avere ulteriori attacchi oppure modifica il proprio comportamento in modo non adattativo a causa di essi (per es., evita l'esercizio fisico o i luoghi sconosciuti). Gli attacchi di panico sono rappresentati dalla comparsa improvvisa di paura o di disagio intensi che raggiungono il picco in pochi minuti e sono accompagnati da sintomi fisici, cognitivi ed emotivi. Come sopra accennato, nella maggioranza dei casi gli attacchi di panico sono inaspettati, cioè si verificano senza una ragione/elemento scatenante evidente, ma possono essere anche attesi, ossia essere una risposta ad un oggetto o ad una situazione specificatamente temuti.
N.B. L'attacco di panico NON è un disturbo mentale. Gli attacchi di panico possono verificarsi nel contesto di qualsiasi disturbo d'ansia così come all'interno di altri disturbi mentali (per es., disturbi depressivi, disturbo da stress post-traumatico, disturbo da uso di sostanze, etc.) e nell'ambito di alcune condizioni mediche (per es., cardiache, respiratorie, gastrointestinali, etc.).
Le persone che soffrono di agorafobia sono spaventate e ansiose riguardo a 2 o più delle seguenti situazioni: utilizzare trasporti pubblici, trovarsi in spazi aperti (es. parcheggi, mercati, ponti…), stare in spazi ristretti/chiusi (es. negozi, teatri, cinema), fare la fila o essere in mezzo alla folla oppure essere fuori casa da soli.
L'individuo teme queste situazioni a causa di pensieri legati al fatto che potrebbe essere difficile fuggire o che potrebbe rivelarsi impossibile ricevere soccorso nel caso in cui si sviluppino sintomi simili al panico o altri sintomi invalidanti/imbarazzanti (per es. negli anziani il timore di cadere o dell'incontinenza).
Le suddette situazioni inducono quasi sempre paura o ansia e sono spesso evitate o richiedono la presenza di un accompagnatore.
Le caratteristiche principali di questo disturbo sono ansia e preoccupazioni persistenti ed eccessive riguardanti diversi ambiti, tra cui il rendimento lavorativo e scolastico, che la persona ha difficoltà a controllare. Inoltre l'individuo sperimenta sintomi fisici come ad es. irrequietezza o sensazioni di agitazione/tensione, facile affaticamento, difficoltà di concentrazione o vuoti di memoria, irritabilità, disturbi del sonno, etc..
Implica ansia o attacchi di panico dovuti ad intossicazione o astinenza da sostanze (per es. caffeina, alcol, cannabis, allucinogeni, oppiacei, amfetamina, cocaina, sedativi, ipnotici, ansiolitici, etc.) oppure ad un trattamento farmacologico (per es. con anestetici, analgesici, broncodilatatori, insulina, preparati tiroidei, antistaminici, corticosteroidi, antiparkinsoniani, farmaci antipertensivi, antipsicotici, antidepressivi, etc..).
La sintomatologia ansiosa o gli attacchi di panico, in questo disturbo, sono la conseguenza fisiologica di un'altra condizione medica (es. ipertiroidismo, ipoglicemia, embolia polmonare, aritmia cardiaca, asma, polmonite, deficienza di vitamina B12, disturbi convulsivi, encefaliti, etc.).
Dott.ssa Valeria Api
Psicologa Psicoterapeuta a Corsico MI